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SPIRITO ALLEGRO
(di Noel Corward)
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Adattamento e Regia di Fulvio Romeo |
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Stagione Teatrale: 2005/2006 |
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Data Debutto: 19 maggio 2006 |
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NOTE DI REGIA Qual è la vera differenza tra umorismo e comicità? La stessa che esiste tra sorriso e risata? L’intelligenza del divertimento che ne scaturisce? Forse, ma se qualcuno si aspetta una risposta definitiva da queste poche righe, si sbaglia, poiché tale risposta non la conosciamo e, anche se la conoscessimo, non la diremmo, quantomeno apertamente, visto che, assai probabilmente, ognuno, avendo già la sua, della nostra ne riderebbe o, al più, ne sorriderebbe. Ma è vero quanto stiamo dicendo o è solo un modo per dimostrare ciò che distingue umorismo e comicità, dato che tale incipit non può che definirsi umoristico … o forse comico … appunto ... chissà. Logisticamente parlando, la commedia comica è prettamente italiana, più esattamente napoletana (Scarpetta, Eduardo), mentre quella umoristica è in primis inglese (Wilde, Coward, ovviamente). Ora, da un traduzione in italiano di una commedia inglese (libera ai limiti della fedeltà, come quella che abbiamo realizzato), non può che nascere un connubio tra umorismo e comicità, finalizzato a strappare la risata “grassa”, lasciando però un “qualcosa” allo spettatore, dopo che questo ha ripreso fiato. “Spirito Allegro” è dunque una commedia spassosa, come deve essere “la storia di uno scrittore che riceve la visita del fantasma della sua prima moglie, evocata per errore durante una seduta spiritica”, ma al contempo un intrigante apologo sull’egoismo dell’amore che vuole vivere sull’esclusivo senso del possesso dell’amato, capace, addirittura, di sovvertire le stesse leggi di vita dell’uomo, la barriera tra la vita e la morte, a volte solo facce di una stessa medaglia, entrambe ora desolate, ora, è il caso di dirlo, allegre. FULVIO ROMEO |
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